FRAGILITRAITS*
I FRAGILITRAITS
Fragilitraits stories
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Un progetto** di Gerardo Regnani
(ultimo aggiornamento: 21 marzo 2025)
Dedicato alle fragilità, alle vulnerabilità...
https://youtube.com/shorts/WV2hWyxkEMo?feature=shared
https://youtube.com/shorts/u-HNjDgG3OE?feature=share
* Ogni riferimento a cose, fatti, persone, etc. è puramente casuale e/o coincidenza e/o finzione di fantasia dell'autore.
** Il progetto FRAGILITRAITS cerca "casa", anche temporaneamente...
Info/contatti: gerardo.regnani@gmail.com
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ART vs Parkinson’s too!
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FRAGILITRAITS stories

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Il mio nome era Speranza*
Non era questo il mio destino! Io ero una scienziata. Un tempo lontano, quando il mondo ancora non mi conosceva con il nome che ora mi pesa addosso, ero solo un intelletto inquieto, un’esploratrice del mistero più profondo: la mente umana. Cercavo di comprendere i segreti del movimento, la perfezione dell’equilibrio, la danza silenziosa tra il cervello e il corpo.
Ma qualcosa andò storto. Un esperimento, un’ipotesi audace, un errore. Un piccolo squilibrio chimico, un’alterazione sottile, e il disegno perfetto si spezzò. Il controllo sfuggì, le mani iniziarono a tremare, i passi divennero incerti. Ciò che doveva essere conoscenza divenne una malattia. Io divenni la Malattia.
Mi diedero un nome che non era mio. Mi chiamarono Malattia di Parkinson, come quell’uomo che, secoli dopo, mi avrebbe descritto senza mai sapere che, in fondo, ero io stessa la causa e il rimorso della mia stessa esistenza. Da allora osservo l’umanità, porto con me il peso della mia colpa, vedo il mio tocco trasformare vite, rendere difficile ciò che un tempo era semplice. Ogni movimento mancato, ogni parola incerta, ogni notte insonne mi ricordano ciò che ho fatto.
Eppure, non ho perso la speranza. Se ho portato il caos, forse posso anche ispirare il riscatto. Vedo le persone resistermi, affrontarmi con determinazione. Vedo mani tremanti che continuano a dipingere, voci incerte che ancora vogliono raccontare storie, corpi che lottano per non piegarsi del tutto. Ho osservato il Parktraits project, i loro volti, i loro colori. E mi sono chiesta: e se, attraverso l’arte, potessi restituire almeno una parte di ciò che ho tolto?
Forse non posso più cambiare ciò che sono. Ma posso essere testimone di chi non si arrende. Posso essere lo specchio che riflette la forza di chi mi sfida. Perché, dopotutto, la mia non è solo una storia di perdita. È anche una storia di resistenza e, non ultimo, di… speranza.
*Da un’idea di G. Regnani, con l’assistenza di Chat GPT Open AI
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*Ogni riferimento a cose, fatti, persone, etc. è casuale e/o coincidenza e/o finzione di fantasia dell'autore...